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THE BLUES BROTHERS
Scheda tecnica
Titolo (in Italia) | The Blues Brothers |
Anno di realizzazione | 1980 |
Titolo originale | The Blues Brothers |
Regia | John Landis |
Scritto da | John Landis, Dan Aykroyd |
Casa di produzione | Universal |
Prodotto da | Bernie Brillstein, Robert K. Weiss |
Cast
John Belushi (Joliet Jake Blues), Dan Aykroyd (Elwood Blues), Cab Calloway (Curtis), Katleen Freeman (la pinguina), James Brown (reverendo Cleophus James), John Lee Hooker (street singer), Aretha Franklin (la moglie di Matt Guitar Murphy), Ray Charles (Ray il venditore di strumenti), John Candy (capitano Burton Mercer), Carrie Fisher (la promessa sposa di Jake), Twiggy (automobilista senza benzina), Frank Oz (addetto alla restituzione beni confiscati all'atto dell'arresto), Henry Gibson (comandante dei nazisti dell'Illinois), Eugene J. Anthony (Gruppenfeuhrer), Chaka Khan (solista del coro), Matt Guitar Murphy-Donald Duck Dunn-Steve Cropper-Lou Marini-Alan Rubin Mr. Fabulous-Tom Bones Malone-Murphy Dunne-Willie Hall (la band).
Storia
Finalmente il gran giorno è arrivato e Jake, grazie alla sua buona condotta, viene rilasciato; ad attenderlo trova suo fratello Elwood alla guida di una Dodge nera della polizia. Con molto rammarico, Jake viene a sapere che la sua vecchia band, i Blues Brothers, si è sciolta poco dopo il suo arresto. Fedeli ad una vecchia promessa, decidono di andare a trovare la suora che li ha allevati all’orfanotrofio Sant’Elena del Santo Sudario (nella Contea di Cook). Qui ritrovano davanti ad una bottiglia di Jack Daniels il vecchio Curtis e da lui vengono a sapere del triste destino che attende l’orfanotrofio. Se entro undici giorni non avranno pagato le tasse arretrate (5.000 $) l’immobile verrà venduto al ministero della pubblica istruzione. Jake allora si offre per “racimolare” tale cifra ma la pinguina li prende a bacchettate rifiutando i loro sporchi soldi rubati. Su consiglio di Curtis i due si recano nella chiesa di Triple Rock: qui durante il sermone del reverendo Cleophus James, Jake vede la luce. Bisogna riunire la banda!
Iniziano
così a ricercare i loro vecchi compagni che ora hanno tutti un nuovo, onesto e
retribuito lavoro. Una volta rintracciati si adoperano per convincerli a riunire
di nuovo la band asserendo di essere in missione per conto di Dio. Ora che la
band è di nuovo al completo, bisogna trovare i primi ingaggi: Jake, come al
solito, pensa a tutto. Ed ecco che i nostri musicisti si ritrovano, piuttosto
clandestinamente, al Bob’s Country Bunker, un locale dove si suonano entrambi
i tipi di musica: il country ed il western! Dopo svariate bottiglie rotte arriva
il momento della paga, ma, sorpresona, i nostri sono costretti a pagare le
innumerevoli birre scolate. Riescono a svignarsela grazie ad un astuto
stratagemma inseguiti dal titolare del locale e dai Good Ole Boys, i veri
musicisti attesi per la serata. Dopo il fallimento di questa prima serata Jake e
Elwood contattano il loro primo impresario Maury Sline il quale dapprima nega
loro aiuto ma poi, abilmente ricattato da Jake, concede loro la sala grande del
Palace Hotel.
Dopo
una vera e propria “campagna” pubblicitaria, i due, sempre inseguiti dalla
polizia, dai Good Ole Boys e dai nazisti dell’Illinois (odiati da Jake),
riescono a fare il loro ingresso nella sala. Inizialmente accolti con freddezza
dal numeroso pubblico presente (scaldato in precedenza da un magistrale Curtis/Calloway)
i fratelli Blues conquisteranno gradualmente l’affetto e le attenzioni dei
presenti grazie ad un efficace uno-due di brani soul-blues (e grazie anche a
Wilson Pickett). Il concerto prosegue alla grande, ma gli undici giorni stanno
per scadere, grazie ad una botola ed a un ex-buttafuori ora manager
discografico, riescono ad allontanarsi dalla sala fittamente presidiata da forze
dell’ordine ma c’è un contrattempo. Mentre si avvicinano alla loro Dodge
vengono bloccati da una donna misteriosa che si rivela essere la promessa sposa
di Jake abbandonata davanti all’altare in trepida e virginale attesa. Ma
neanche una donna tradita può impedire ai fratelli Blues di portare a
compimento la loro missione. Inseguiti da tutti, (nazisti inclusi), raggiungono
il palazzo delle imposte e si affrettano a raggiungere il quarantanovesimo piano
per versare il tributo dovuto. Appena il tempo di prendere la ricevuta del
versamento e scattano le manette e così i nostri musicisti trovano finalmente
un ingaggio in pianta stabile nel carcere della contea!
CURIOSITA'
Nel film sono presenti numerosi cameo, ovverosia piccole parti interpretate da noti personaggi dello spettacolo. I Blues Brothers non fà eccezione. E’ infatti possibile riconoscere lo stesso John Landis e altri due suoi illustri colleghi che rispondono al nome di Steven Spielberg e Frank Oz e rivedendo la pellicola con l’ausilio di un buon videoregistratore o dvd è anche possibile notare, inciso sul ponte stradale la scritta John loves Deborah-Deborah loves John che dimostra come John Landis oltre ad essere un grande regista sia anche un marito affettuoso. E’ inoltre presente anche il grandissimo cantatnte Joe Walsh che nelle scene finale veste il ruolo del prigioniero che dà inizio alle danze sui tavoli della mensa del penitenziario.
Recensione a cura di
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